La sicurezza informatica è ormai un concetto entrato a far parte della vita di tutti, dal semplice utente di internet all’azienda più importante; ognuno deve porre enorme attenzione alla salvaguardia dei dati presenti su ogni dispositivo informatico, per evitare furti, fughe di notizie ed hackeraggio del sistema.
Esistono una serie di accorgimenti da attuare per garantire tale protezione o, nel caso di informazioni sensibili più delicate, la scelta migliore è quella di rivolgersi a una vera e propria azienda di cybersecurity, che provvederà a settare i nostri sistemi secondo le più moderne tecniche inventate.
In questo articolo vedremo passo per passo quali sono le tecniche migliori per consentire la sicurezza informatica degli apparecchi tecnologici, dal più basico livello personale a quello più specifico per le società che utilizzano più apparecchi in contemporanea.
La sicurezza della password
Quante volte, per pigrizia o semplice difetto di memoria, viene utilizzata sempre la stessa sequenza alfanumerica quando si chiede di inserire una nuova password?
Tra gli errori più comuni, infatti, c’è quello di servirsi del proprio nome di battesimo, la nostra data di nascita o delle persone a noi care, così come altri elementi facilmente collegabili alla nostra vita. Gli stessi, vengono ripetuti per ogni accesso a diversi portali, in modo da entrare agevolmente e non dimenticare la chiave scelta.
Coloro che decidono di attaccare i nostri sistemi informatici, infatti, utilizzano in prima battuta gli attacchi brute force, cioè tentano l’ingresso provando tutte le combinazioni fino alla riuscita dell’operazione. La stessa risulterà così tanto più agevole quanto maggiormente intuitiva sia la password scelta.
E’ pur vero che molti dispositivi consentono un numero limitato di tentativi, ma questo non è garanzia di riuscire a bloccarlo per tempo, in quanto gli attaccanti sono molto scaltri ed utilizzano una tecnica detta “di vocabolario”, cioè provano più parole possibili che possano essere collegate alla persona violata, molto spesso cogliendole al primo colpo.
Il problema quindi si presenta per i dati personali, ma si amplifica ancora di più se l’ingresso permette di visionare tutte le informazioni dell’azienda per la quale si lavora.
In questo ambito, infatti, spesso le chiavi di accesso vengono condivise tra più utenti, creando un passaparola che mina ancora maggiormente la sicurezza informatica dell’intera società.
Per ovviare a questo problema, sarebbe opportuno che la stessa attuasse un sistema di procedure che ogni dipendente debba seguire attentamente, nominando un responsabile della cibersecurety o una società che interceda per suo conto.
Un’ottima soluzione è l’inserimento di quei sistemi che generano password temporanee da inserire volta per volta, come funziona spesso nei siti bancari, i modo da non dover ricordare difficili sequenze ma garantire la giusta protezione.
Proteggersi dagli attacchi di phishing
Per phishing si intende una forma di violazione informatica che consiste nell’ingannare l’utente inviando dei link inventati da fake account, in modo che lo stesso si registri e fornisca le proprie password.
Data l’alta probabilità che queste siano comuni a più servizi, in tal modo il ladro acquisisce la possibilità di entrare nel mondo della persona senza che lo stesso se ne accorga.
Molte aziende sono soggette a questo tipo di attacco e per difendersi hanno adottato una serie di misure atte a contenere il pericolo.
Una di queste è inserire tutta una procedura di autenticazione forte, come l’invio dell’SMS ad ogni ingresso o la segnalazione di accessi da luoghi inusuali rispetto alla routine quotidiana di un utente.
Tuttavia la tecnologia a volte non è sufficiente e il tasto sul quale premere diventa quello della sensibilizzazione dei dipendenti, che devono porre la massima attenzione al tipo di utilizzo che fanno dei sistemi, senza fornire dati in modo superficiale o se non sono assolutamente sicuri della veridicità dei link.
I ransomwere, i nemici più pericolosi
Si tratta in questo caso di malware, programmi nocivi che si inseriscono nei sistemi informatici delle aziende e chiedono poi una sorta di riscatto per riottenere indietro i propri dati.
Questo infausto problema non colpisce solo le grandi aziende come si può erroneamente pensare, ma anche quelle medio-piccole.
Il miglior sistema per garantire la propria sicurezza informatica, oltre che l’installazione di un buon antivirus, è in questo caso eseguire dei bakeup frequenti, in modo da conservare sempre le informazioni più importanti in caso di attacco di questo tipo.