Un breve resoconto sulle Smart City e i loro requisiti
Una città intelligente è un’area urbana che utilizza diversi tipi di sensori di Internet degli oggetti elettronici (IOT) per raccogliere dati e quindi utilizzare questi dati per gestire in modo efficiente risorse e risorse. Ciò include i dati raccolti da cittadini, dispositivi e risorse che vengono elaborati e analizzati per monitorare e gestire sistemi di trasporto e trasporto, centrali elettriche, reti di approvvigionamento idrico, gestione dei rifiuti , rilevamento del crimine, sistemi informativi, scuole, biblioteche, ospedali, e altri servizi di comunità (wikipedia). La smart city è una città intelligente 4.0 che gestisce le risorse in modo intelligente. Smart city significa connessioni wi-fi nei luoghi più disparati, sviluppare infrastrutture “intelligenti”, strade percorse da auto a guida autonoma, incroci regolati da semafori intelligenti, un alto livello di tecnologia high-tech.Per tutti questi motivi la smart city è costellata di sensori che generano una grande quantità di dati i quali potrebbero sia alimentare servizi più evoluti ed in tempo reale, sia permettere alle amministrazioni una gestione sempre più efficiente.
Le città più smart in Italia
In Italia sicuramente Milano è la città più smart (da 5 anni a questa parte). Al secondo posto Firenze e Bologna al terzo. Nella classifica nazionale abbiamo anche Trento, Bergamo, Parma, Pisa e Reggio Emilia. Risultati negativi, invece, per il Sud: le ultime venti città sono tutte meridionali. Roma continua la lenta risalita verso il 10° posto (ricerca ICity Rate di FPA).
Smart city: le prime tre al mondo
Fra le prime tre smart city al mondo secondo la ci sono due capitali europee: Vienna e Londra. Una new entry a sorpresa è la canadese Saint Albert al terzo posto. Londra è al secondo posto in classifica :innovativa, favorevole all’ecosistema delle startup, si è dotata di una roadmap digitale con focus dedicato alla smart city e una forte enfasi sui benefici che i cittadini possono ricavare da tecnologia e innovazione. (The Smart City Breakaway 2019).
Il 5g che fa Smart
Sicuramente tra le tecnologie più innovative troviamo il 5G, la nuova generazione di connettività mobile che sarà lanciata commercialmente a partire dal 2020. È il veicolo giusto per consentire a una città e ai suoi abitanti la connettività migliore, in particolare nell’ambito degli oggetti connessi, ovvero dell’Internet of Things (IoT). Questa tecnologia ha generato un mercato pari a 3,7 miliardi di euro. E molti prevedono che continuerà a crescere in modo significativo nei prossimi anni.
Dal punto di vista ambientale, le smart city puntano su uno sviluppo urbanistico eco-sostenibile, utilizzando la tecnologia per ridurre l’inquinamento o per generare energia alternativa e pulita. Non possono mancare però alcuni elementi:
- Biogas dai rifiuti: è il recupero dei gas provenienti dai rifiuti, per trasformarlo in energia verde.
- Gestione delle aree verdi: punto fondamentale per una città smart. Devono esistere aree verdi estese per un area abbastanza estesa. Per le città che non possiedono questa possibilità, devono “costruire” aree in zone mirate della città.
- Edifici intelligenti o green: immobili ad alta efficienza energetica consentono una riduzione del 40-70% della spesa per acqua, tagliano le emissione di CO2 del 70% e diminuiscono i rifiuti fino al 90%.
- Telecomunicazioni digitali: è fondamentale l’espandersi di telecomunicazioni digitali, attraverso le quali gestire la città ed evitare per esempio spiacevoli intoppi legati al traffico.
- Energia rinnovabile: diminuire la dipendenza dalle fonti fossili e dalle reti esterne.
- Sistemi informatici: ovviamente monitorare i consumi energetici attraverso strumenti informatici consente di prevenire gli sprechi ed attuare future misure e progetti di consumo.
- Parcheggi pubblici intelligenti: preferibili all’esterno delle città e soprattutto ben collegati ai centri urbani più popolati, attraverso mobilità green.
La situazione attuale
Le smart city garantiscono un contributo sostanziale in termini di sicurezza, traffico, benessere, salute e ambiente, e ovviamente tutti quanti vorremmo vivere in una “città intelligente”. Tutte queste “caratteristiche”, però, servirebbero a ben poco senza l’impegno comune, di tutti i cittadini, senza il quale tutto sarebbe vano. Il progresso implica sacrificio e responsabilità che ogni cittadino deve essere pronto a sostenere. Ovviamente l’impegno farebbe comodo a tutti, dato che con il minimo sforzo si potrebbe migliorare la qualità della vita in poco tempo. La tutela all’ambiente, il risparmio energetico etc, dovrebbero far riflettere le popolazioni mondiali, per un grande cambiamento passo dopo passo. La correlazione tra città intelligente e capitale umano garantisce il miglioramento della qualità della vita e degli aspetti economico-sociali. Si calcola che il risparmio dovuto ai nuovi edifici a risparmio energetico (riduzione spesa acqua 50% e rifiuti 90%), potrebbe generare un ritorno, in investimenti, del 40% ca. L’Unione Europea ha investito e continua a investire molto per raggiungere i traguardi nell’efficienza energetica preposti. Si parla di circa 10 miliardi di Euro nei prossimi 5 anni, e l’Italia ne è coinvolta attraverso la realizzazione di connessione a Fibra Ottica e banda ultra larga. In questo progetto, che ha oltrepassato i confini del vecchio continente, troviamo oggi 57 paesi di tutto il mondo. Tra gli obiettivi più importanti ritroviamo la riduzione al 20% del Co2 entro il 2020.