Quante sorprese può riservare oggi il mondo del digital marketing! Per una persona non molto esperta in materia sentir nominare certi termini o acronimi può risultare disorientante, ma nell’articolo di oggi cercheremo di fare chiarezza!
A cosa si riferiscono i marketer oggi quando parlando di performance marketing? E sigle come DEM o SMS Marketing? Scopriamolo insieme!
Facciamo un po’ di chiarezza!
Per digital marketing intendiamo, ovviamente, tutte quelle soluzioni di promozione che includono al loro interno strumenti propri della comunicazione digitale. Per performance marketing, invece, ci stiamo riferendo a quel tipo di campagne in cui ogni azione compiuta è scrupolosamente monitorata e dove il cliente paga in base ai risultati ottenuti.
In un contesto simile, dunque, è importante muoversi utilizzando degli strumenti che non solo siano in grado di intercettare il maggior numero possibile di utenti, ma che risultino anche assolutamente affidabili e monitorabili in tutti gli step del loro percorso!
Nello specifico, oggi, parleremo di DEM e SMS, ovvia l’invio di messaggi promozionali rispettivamente indirizzati alla casella mail o alla SIM dell’utente destinatario. Quali sono i loro pregi e difetti? Come mai sono così utilizzati? Quando conviene usare uno o l’altro? I motivi, come vedremo, sono molti!
DEM e SMS, per una campagna marketing perfetta!
Abbiamo già menzionato la DEM più volte, senza però specificare di cosa si tratta di preciso! L’acronimo DEM è utilizzato per abbreviare la sigla Direct Email Marketing, ossia quello strumento di promozione che utilizza come mezzo principale le e-mail. Inviare DEM, all’interno di una strategia di digital e performance marketing, è uno degli step basilari per massimizzare il ritorno dell’investimento e raggiungere tutti gli obiettivi preposti.
Grazie alla possibilità di affiancare, nelle e-mail, contenuti grafici e creatività testuale, sarà possibile inviare messaggi davvero accattivanti, che sappiano parlare ai destinatari e convincerli ad intraprendere un rapporto con il brand del mittente.
Esistono vari tipi di DEM, divisi principalmente in base agli obiettivi da raggiungere. Tra quelli più diffusi troviamo, ad esempio, i messaggi orientati alla lead generation e al branding, utili da una parte per trasformare gli utenti raggiunti in lead qualificati, dall’altra per aumentare la brand reputation tramite un contenuto interessante e informativo.
Pensiamo, ad esempio, ad un negozio di abbigliamento che vuole proporre ai clienti sconti esclusivi per i capi venduti a fine stagione. Inviare una DEM contenente, magari, alcuni vestiti particolarmente scontati o un’anteprima della prossima collezione sarà ideale per attirare l’attenzione dei lettori.
Gli SMS, a loro volta, hanno dei pregi e dei difetti rispetto alle DEM. Avendo a disposizione soltanto 160 caratteri e un contenuto esclusivamente testuale, sarà compito del marketer saper sfruttare tali risorse al meglio. All’interno di un invio di questo tipo dovranno comparire, senza ombra di dubbio, alcuni elementi chiave, per guidare l’attenzione del destinatario: nome del brand, promozione, leva (di tipo temporale o di scarsità) e invito all’azione.
Pur essendo alcuni di questi condivisi anche con gli invii DEM, il doverli includere in uno spazio così ristretto mostra allo stesso tempo il grande punto di forza e il “limite” dell’SMS. Un messaggio del genere, se costruito ad arte, sarà in grado di impattare in modo davvero forte sull’attenzione del cliente, che nel giro di due o tre secondi assimilerà tutte le informazioni necessarie e, se tutto va come deve andare, risponderà con un feedback positivo al messaggio. Il tasso di apertura degli SMS, si sa, è davvero alto (prossimo al 100%), quindi sarebbe un peccato non sfruttare qualcosa di così forte a proprio vantaggio.
Un ottimo esempio di SMS potrebbe essere quello di un concessionario di auto, che per il cambio di stagione propone a tutti i suoi contatti uno sconto esclusivo sul servizio di montaggio gomme invernali/estive. Per comunicare questa promozione non c’è bisogno di grandi immagini o creatività complesse, bastano i 160 caratteri a disposizione! Con una comunicazione così immediata, se il destinatario è in target e/o interessato, si ritroverà naturalmente nella condizione di approfondire la cosa e perché no, recarsi in loco per eseguire il lavoro! Nel caso specifico degli SMS drive to store, un link di rimando a Google Maps con le indicazioni stradali è un valore aggiunto che ci sentiamo di consigliare.
Quando conviene dunque utilizzare l’uno o l’altro strumento? La risposta non è, purtroppo, così diretta come vi sareste potuti aspettare. La verità è che dipende dal contesto! In numerose campagne queste due soluzioni sono utilizzate una di fianco all’altra, data la loro flessibilità e la loro capacità di assecondare obiettivi davvero eterogenei di caso in caso.
Per fare sì che messaggi del genere siano massimamente efficaci, ovviamente, sarà anche necessario inviarli ad utenti in target, naturalmente inclini a ricevere un certo prodotto/servizio e ben disposti nei confronti di queste comunicazioni.
Che si usino DEM o SMS, dunque, è importante sapere quello che si fa e monitorare i risultati! Solo così la campagna di marketing iniziata potrà davvero rendere al massimo e risultare vincente!